Le terre emerse. Poesie scelte 1985-2008
I versi di Fabio Pusterla prendono l'avvio dal modello di Vittorio Sereni ma trovano fin dai primi libri un tono originale che travalica la cosiddetta linea lombarda. I temi più ricorrenti si concentrano sulle tracce del passato, siano ere geologiche o generazioni di uomini, e su quelle del futuro (Sperando in una luce lontana guardavo i figli/e i figli dei figli perduti di lingua e costume/sbucciavano povere arance, raccoglievano/cauti le poche briciole dal tavolo/vuotavano sempre il bicchiere fino all'ultima/goccia di sangue nero) alla disperata ricerca di una comunità tra vivi e morti, tra vivi e vivi, tra vivi e futuri viventi che è sempre più difficile da "sentire", da individuare, da pronunciare.
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