L'isola deserta e altri scritti. Testi e interviste 1953-1974
Questo libro, che raccoglie gli scritti brevi di Gilles Deleuze dal 1953 al 1974, costituisce uno strumento prezioso per tutti. Sia per la generazione che visse direttamente un percorso straordinario che si condensava attorno alle parole chiave di "Differenza e ripetizione", ai nomi di Bergson e di Nietzsche, e poi, con "L'anti- Edipo", esplodeva in una vera e propria guerra contro la macchina psicoanalitica. Sia, soprattutto, per la generazione successiva e ha avuto a disposizione solo notizie di riporto e qualche lettura già filtrata. A piú di dieci anni dalla morte, Deleuze continua in realtà a essere un oggetto misterioso, un pensatore difficilmente definibile perché sta stretto in qualunque cornice. L'incontro con questo autore, cosí singolare e apparentemente così lontano dalla sensibilità culturale media di oggi, tarda a verificarsi. L'efficacia dell'"Isola deserta" sta proprio nel rendere meno difficile questo incontro finora mancato, conducendo il lettore attraverso la multiversità dello spettro teorico di Deleuze (un romanzo, un film, un fatto teatrale, un'occasione artistica) e insieme verso la costruzione rigorosa di un modo di pensare.
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