Nel bunker di Hitler. 23 luglio 1944-29 aprile 1945
Bernd Freytag von Loringhoven, giovane ufficiale di carriera della Wehrmacht, si trova a vivere le settimane finali del Terzo Reich accanto al Fuhrer. Partecipa ogni giorno alle riunioni tattiche e strategiche dei vertici dell'esercito tedesco, come aiutante di campo del capo di stato maggiore. Quelle stesse riunioni che scandiscono il crollo militare della Germania nazista su tutti i principali fronti di guerra. Ma soprattutto assiste da vicino all'agonia umana e politica di colui che aveva sognato di assoggettare l'Europa al suo sogno totalitario. E ci restituisce in questo racconto la quotidianità dell'ultimo Hitler in tutta la sua dimensione torbida e crepuscolare, fino al precipizio ultimo dell'autodistruzione."Hitler consegnò a ciascuno di noi un lasciapassare. Si alzò e ci strinse la mano, augurandoci buona fortuna. Ebbi l'impressione di cogliere nel suo sguardo una punta di invidia. Ecco tre uomini giovani e in buona salute che avevano un'opportunità di salvarsi la pelle, mentre lui non l'aveva piú".Cinquant'anni dopo la fine della seconda Guerra mondiale, l'immagine piú nitida della catastrofe nazista è ancora quella che ci viene restituita dal bunker di Adolf Hitler. Il dittatore è definitivamente in trappola, senza alcuna via di scampo dall'avanzata degli alleati. Bernd Freytag von Loringhoven rievoca le ultime settimane trascorse accanto al Fuhrer, da aiutante di campo del capo di stato maggiore dell'esercito tedesco. Un viaggio in presa diretta nell'agonia del nazismo e nel crepuscolo dei suoi architetti. La testimonianza dell'ultimo militare superstite tra coloro che vissero accanto a Hitler il crollo del Terzo Reich. Uno dei libri che hanno ispirato il recente film "La caduta" di Olivier Hirschbiegel.