Sopra eroi e tombe
Il romanzo racconta i destini degli ultimi rappresentanti di una famiglia oligarchica decaduta nella Buenos Aires peronista degli anni Cinquanta, intercalati con la tragica storia dei seguaci del generale Lavalle, che da sconfitti trasportarono il cadavere del loro comandante fino in Bolivia nel 1841. Da un lato, la cronaca di un amore, quello fra il malinconico Martino e la misteriosa Alessandra, una relazione intensa e tormentata, con l'algida diciottenne incapace di sottrarsi a un atroce destino: la predisposizione genetica della sua famiglia alla pazzia. Dall'altro l'atmosfera nella quale si dibattono gli altri protagonisti: con le ossessioni paranoiche del padre di Alessandra che racconta (un vero e proprio romanzo nel romanzo) di un'implacabile setta di ciechi che governerebbe il mondo e le speranze di Bruno (il confidente dei due innamorati, nonché alter ego di Sabato).