Lo stato sociale di Hitler. Rapina, guerra razziale e nazionalsocialismo

Lo stato sociale di Hitler. Rapina, guerra razziale e nazionalsocialismo

Il nazismo come regime del consenso sociale, il popolo tedesco come complice dei crimini hitleriani. Il volto piú scomodo del Terzo Reich in un libro sul quale la Germania è tornata a dividersi.Il nazionalsocialismo fu una dittatura implacabile con le popolazioni sottomesse ma compassionevole e compiacente verso il popolo tedesco. La sua principale preoccupazione fu alimentare il consenso della nazione tedesca, con politiche che oggi definiremmo di welfare state. Programmi di sostegno ai piú deboli, sovvenzioni per le famiglie dei combattenti, reti di sicurezza sociale. Il tutto fu finanziato con la rapina selvaggia e sistematica delle nazioni asservite dalla guerra: depredate delle materie prime, colpite nella moneta nazionale, saccheggiate di ogni bene. Ricavando dalla guerra di rapina le risorse per il sistema del consenso, Hitler e i suoi uomini si comportarono come classici uomini politici attenti agli umori dei loro cittadini. Chiedendosi sempre come garantire la soddisfazione del popolo tedesco o quanto meno la sua indifferenza. Per questo la dittatura hitleriana poté contare per la gran parte della sua durata sull'appoggio della maggioranza dei cittadini tedeschi.
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