I giorni felici di California Avenue
Quattrocentoquarantaquattro giorni, tra il 1979 e il 1981: un gruppo di ragazzi e ragazze ebrei ha una sola grande paura: diventare come tutti gli altri. Sono i loro giorni felici, in cui essere creativi, cattivi, innamorati e sfrenati. E soprattutto liberi. Una storia familiare sul desiderio e l'ambizione, l'affresco di un'epoca segnata da una spudorata carica liberatoria. A West Rogers Park, nel cuore di Chicago, basta attraversare California Avenue per passare dalla zona dei condomini proletari a quella delle villette eleganti col prato sintetico sui gradini. E' qui che vivono tre famiglie e un gruppo di ragazzi tra i tredici e i diciotto anni, ossessionati dal sesso, il teatro e la musica, in bilico tra l'adolescenza e un'acerba, comica, disastrosa maturità. Attorno a loro le crisi, altrettanto radicali, dei genitori coi loro tradimenti, le illusioni, i fallimenti. Langer racconta col tono comico e sentimentale di una sit-com i conflitti tra due generazioni e due diverse classi sociali, in un'appassionante mappa affettiva del tramonto degli anni Settanta.
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