Diario segreto di un sopravvissuto. Il «libro di una vita» del più autentico vate underground d'Italia
A ottant'anni suonati, Remotti decide di insegnare a tutti come si fa a rimanere bambini e propone al pubblico il prodotto che meglio conosce: ovvero, naturalmente, Remo Remotti. Un libro esilarante, acre, caustico, totalmente spudorato. Remotti racconta la sua vita alternando agli episodi buffi o disperati le piú celebri tra le sue poesie. E ne approfitta per dare il meglio, ovvero assolutamente il peggio, di sé. Quando anni fa, al "Maurizio Costanzo Show", con la sua voce inconfondibile Remotti lanciò il blues-invettiva su 'Roma', e declamò i suoi versi molto espliciti sulla mania preferita di tutta una vita, il sesso femminile, molti ebbero la sensazione che l'Italia avesse trovato il suo Bukowski. Ora ognuno può decidere liberamente, dato che Remotti ha scritto queste sue memorie, in cui tesse da par suo storie di vagabondaggi, eccessi, rapporti con artisti, pentimenti, e aggiunge come intermezzi le poesie piú famose. C'è tanto sesso: anche quello che si può fare, con gioia e dedizione, a piú di ottant'anni. Il libro di un maniaco sessuale, allora? O di uno strano mistico? Certo un libro che ci lascia con una risata stupefatta e liberatoria, e una misteriosa leggerezza.