La ragazza che non era lei
In compagnia di una misteriosa ragazza, uno sconvolgente viaggio di sola andata lungo le strade di una California devastata dall'immaginazione, tra reduci dell'era hippy e improbabili geni della matematica, filosofi del surf, terroristi e gente in fuga dalla civiltà, sesso libero e paranoia, buddismo e allucinogeni. Un romanzo ipnotico e incalzante che è anche un bilancio spietato su ciò che è andato perduto e ciò che è rimasto dei sogni di amore e libertà degli anni Sessanta. Su ciò che da sempre, nel bene e nel male, i genitori fanno ai loro figli. È un giorno come tanti altri di questa nostra epoca senza senso. Seduta in un fast-food, di fronte a un bicchiere di Coca, anche Laika Orbit è una ragazza come tante altre. Ha ventiquattro anni, è piú che carina. Ma non è felice, non sa nemmeno lei perché. Oggi, poi, vorrebbe essere chiunque ma non lei, essere ovunque ma non lì. Vorrebbe capitasse qualcosa e qualcosa capita. Uno sconosciuto attacca discorso e le propone di fuggire. L'uomo la trascinerà con sé in un mondo fantastico e senza tempo, dominato dalla polvere, nel quale si nascondono però i fantasmi di una cruda realtà. E da quel paese polveroso e malinconico il lettore sarà trascinato insieme a Laika, senza accorgersi come, nel mondo degli anni Sessanta, luminoso e contraddittorio, che rappresenta l'infanzia dello sconosciuto, tra America e Europa. Un mondo forse perduto per sempre, o forse no, di cui in ogni caso l'arido, sterminato paese della polvere può benissimo rappresentare l'altra faccia, il lato oscuro e nascosto della luna.
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