Tutto su mia nonna
"E da un certo punto in poi, invece, avevo cominciato a riconoscere su di me - dentro e fuori di me - un'avvisaglia di segni, cribbio, preoccupanti: stavo, effettivamente, diventando piano piano come mia madre? E dunque, e in definitiva, come la madre di mia madre, alias nonna Fernanda?" Fernanda, una donna anziana che in ottant'anni, come lei stessa non esiterebbe ad ammettere, ne ha viste "di tutti i colori", giunta alla fine dell'esistenza lascia in eredità alle quattro figlie e ai nipoti i beni che le sono appartenuti in vita. E intorno all'eredità e alla contrastata divisione dei lasciti materiali di Fernanda, ruota, in apparenza, questo nuovo libro di Silvia Ballestra. Anche perché le figlie di Fernanda sono venute su litigiose, fra piccole manie, rivalità e gelosie che, guardate dalla prospettiva dei nipoti - e di una nipote in particolare, di cui l'autrice sposa il punto di vista - continuano a generare una quantità di conflitti grandi e piccoli, ripicche, smanie e belligeranze, spesso, di tutti contro tutti. La morte della nonna Fernanda, solida donna di inizio secolo che ha generato una linea eminentemente matriarcale (le "sorelle Marzialetti") di intangibile, mercuriale dominio donnesco attraverso le generazioni porta - in particolare negli esilaranti colloqui con la madre - a scoprire come questo mondo 'femminile', fatto prima di tutto di parole che rimangono nella memoria, costituisca la genesi dell'invenzione letteraria e al tempo stesso il fondamento indistruttibile dell'esistere, che attraversa il tempo e ne dà ragione.