Il passo del gambero
30 gennaio 1945, dodicesimo anniversario dell'ascesa al potere di Hitler. La Germania è ormai sconfitta; di fronte all'avanzata dell'Armata Rossa, un numero incalcolabile di civili fugge dalle zone orientali del Reich, via terra, ma anche via mare: ad esempio con la 'Wilhelm Gustloff', che quel giorno salpa da Gotenhafen per raggiungere un porto più sicuro. Poco dopo le 21, la nave è raggiunta da tre siluri lanciati da un sommergibile sovietico e cola a picco: muoiono circa diecimila persone. E' questo l'epilogo di una vicenda che Gunter Grass ricostruisce seguendo i percorsi di tre personaggi storici: Wilhelm Gustloff, il 'martire' nazista da cui prese il nome la nave, David Frankfurter, l'ebreo che nel 1936 lo assassinò, e infine Alexandr Marinesko, il comandante sovietico che ordinò l'attacco. Con "Il passo del gambero", un racconto compatto e di grande densità letteraria, Grass torna agli ambienti e ai personaggi della "Trilogia di Danzica" per riflettere, senza mai dimenticare di chi fosse la responsabilità primaria del conflitto, sulle sofferenze fisiche e morali provocate dalla guerra fra la popolazione civile tedesca.
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