Il grande fuoco
Nel 1947 il grande fuoco che ha sconvolto Oriente e Occidente si è ormai spento lasciando rovine materiali e morali, ferite nella carne e nell'anima. Hiroshima è stato l'ultimo atto della guerra e il piú terribile in termini di potenza e devastazione. Aldred Leith, un inglese trentenne che si è comportato eroicamente sui teatri di battaglia europei, arriva in Giappone proprio per studiare le conseguenze psicologiche e morali dell'atomica. Inaspettatamente, trova anche l'amore. Helen Driscoll trascorre le giornate con il fratello Benedict, gravemente malato. I due, poco piú che ragazzi, sono figli di un ufficiale dispotico e arrogante, e hanno una madre ancor piú temibile. Mentre erano in giro per il mondo, i genitori hanno abbandonato i figli con un istitutore, e questa lontananza, pensa Aldred, forse li ha salvati. Helen e Ben si sono nutriti di letteratura, leggendo ad alta voce poeti e narratori, soprattutto da quando a Ben è stato diagnosticato il male incurabile. Poi il trasferimento in Giappone, e l'esistenza da reclusi. L'arrivo di Leith li fa sentire piú liberi. Ai due ragazzi non bastano mai i suoi racconti: racconti di guerra, di esplorazioni in paesi lontani, di avventure tragiche e violente. Sullo sfondo di tutti i loro discorsi, necessariamente, la guerra, con il suo carico di sofferenze. Ma anche la voglia di scoprire che "dopo tanta morte, la vita può giungere come una sorpresa".I personaggi di Shirley Hazzard sono giovani che l'esperienza del dolore ha spinto prima del tempo verso l'età adulta. E' questa precocità che trasforma l'adolescente Helen, agli occhi di Aldred, in una donna matura e affascinante. La delicatezza e l'intensità della loro storia d'amore rende "Il grande fuoco" uno dei romanzi piú vibranti e appassionati che la letteratura ci abbia regalato negli ultimi anni.