Cronache di San Gallo. Testo latino a fronte
I "Casus sancti Galli" riuniti nella presente edizione per la prima volta in un volume, fanno da sfondo al mito di San Gallo costituitosi nei moderni studi sul medioevo. La fama che circonda il monastero è piú che giustificata per il numero dei manoscritti altomedievali custoditi presso il luogo stesso della loro produzione (nell'attuale Stiftsbibliothek), ma anche per una monumentale opera narrativa che si estende dal VII al XIII secolo. I "Casus sancti Galli" rappresentano un elemento chiave delle conoscenze generali del mondo monastico nei primi secoli del medioevo. La storiografia sangallese offre al lettore una visione sia della vita all'interno delle mura di un monastero, sia degli scambi col mondo esterno. Grazie ai resoconti sull'attività di trascrizione di testi religiosi e letterari sotto i singoli abati, possiamo verificare le tappe che hanno fatto del monastero il paradigma dello sviluppo culturale europeo. Le testimonianze delle visite di numerosi imperatori (la piú importante quella di Carlo III il Grosso nell'883 di ritorno dall'Italia) sono espressione invece della presenza del monastero nella politica come crocevia di eventi storici. Le Cronache di San Gallo rappresentano una fonte preziosa non solo per le vicende religiose e istituzionali del monastero, ma anche per la storia di uno dei principali centri artistici medievali che, collocato nella importante terra di passaggio della Alemannia, poté mediare gli stimoli provenienti dal mondo franco e da quello italiano. Note di Peter Erhart. Note alle illustrazioni e apparato iconografico di Fabrizio Crivello.