Matrimoni
"Ci siamo sposati quasi un anno fa. Noi diciamo proprio così, sposati. Perché questo siamo. Non abbiamo partecipato a un grande matrimonio dimostrativo in piazza. Né siamo volati fino ad Amsterdam. Ma la nostra festa di nozze, si, quella sì, l'abbiamo avuta. Una domenica pomeriggio sulle rive del fiume, con tutti i nostri amici". Dieci coppie gay e lesbiche, nell'arco di tre generazioni, raccontano per la prima volta la loro quotidianità. Una realtà che è sempre esistita, quella del matrimonio omosessuale, ma che solo all'alba del nuovo millennio è diventata senso comune e fulcro di una nuova battaglia di civiltà. Quello che stiamo vivendo è l'inizio di un vero e proprio passaggio epocale, di costume e di valori, l'inizio di un grande cambiamento culturale, sociologico, antropologico. Non solo per gli omosessuali. Grande è il desiderio di matrimonio tra i gay e le lesbiche. Ma ancora più grande è la domanda: come sono queste famiglie? Uguali? Diverse? Se la pongono gli eterosessuali, nel momento di massima crisi dell'istituzione matrimoniale, se la pongono gli omosessuali, fino a oggi privati di ogni modello. E allora, se il bisogno che urge è quello dei più elementari diritti, il primo diritto è quello a essere rappresentati per come si è. Il diritto a essere raccontati - per gli esclusi - equivale al diritto di esistere. Anche per questa ragione in questo libro il confine fra saggio e letteratura si fa molto sottile. Anzi, le storie di Matrimoni si leggono come racconti: dieci 'microromanzi' che si fanno, nella scrittura, nel ritmo narrativo, nella tessitura, 'romanzo'.
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