Ius. L'invenzione del diritto in Occidente
Un aspetto cruciale nella storia dell'Occidente: la nascita del diritto come forma specifica di disciplinamento sociale - distinta dalla religione, dall'etica, dalla stessa politica - e dotata di una razionalità forte e autonoma. Un evento grandioso e complesso che si produsse nell'antica Roma. E che Aldo Schiavone ricostruisce con passione e lucidità, seguendone la trama attraverso i secoli e muovendosi dalle origini piú remote sino alle soglie del mondo tardoantico. Un processo fondativo al quale contribuí in modo determinante il consolidarsi dell'Impero: quell'accumulo inaudito di potenza capace di creare le condizioni perché un'arcaica predisposizione alla ritualità e all'ordine - propria dell'antropologia romana - si trasformasse in una scienza e in un'impareggiabile tecnologia di controllo delle relazioni umane. Un vasto affresco storico e un serrato saggio d'interpretazione sui tratti fondamentali della macchina giuridica occidentale e del discorso che si è costruito intorno ad essa: il formalismo, la pretesa neutralità, i rapporti con il potere politico. Il racconto si sviluppa dalla prima arcaicità romana, tra VIII e VII secolo a.C., sino all'Impero severiano, all'inizio del III d.C., ormai sull'orlo di quella crisi devastante che avrebbe posto fine al mondo antico. Ambienti, personaggi, quadri concettuali, ideologie che hanno segnato la nostra storia e che qui sono analizzate in un continuo contrappunto tra antico e moderno, tra pensiero romano e tradizione europea.
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