Sandokan. Storia di camorra
In un paese degradato del Casertano, per sfuggire alla misera vita contadina dei padri, un gruppo di giovani sceglie la scorciatoia della delinquenza. Decisi a non arrestarsi di fronte a nulla, in breve tempo essi fanno strage dei camorristi rivali e sottomettono tutti i clan della zona. Impadronitisi di ogni traffico illecito, dagli appalti alla droga, arrivano a creare un immenso impero economico internazionale, piú potente e ricco della stessa mafia siciliana. La folgorante ed efferata parabola si conclude con una sanguinosa guerra interna, con l'eliminazione reciproca dei protagonisti e con la cattura finale di Sandokan, il feroce boss sopravvissuto. Testimone di queste gesta criminali realmente accadute è un ragazzo del paese, che è cresciuto in mezzo ad esse ma ha rifiutato di seguire quella strada, e che sceglie da ultimo di lasciare per sempre una terra irrimediabilmente devastata. I lettori dei romanzi-documento di Nanni Balestrini ritrovano qui le caratteristiche della sua scrittura, la resa della realtà attraverso la messa in scena di un linguaggio che esprime l'energia del parlato e lo stile epico, questa volta applicato a una saga del male, non estranea al clima di generale disfacimento e ai miraggi di facile ricchezza che continuano a infestare il nostro Paese.