Una donna a Berlino. Diario aprile-giugno 1945

Una donna a Berlino. Diario aprile-giugno 1945

Si apre con queste immagini il diario tenuto a Berlino da una giovane donna tedesca nelle drammatiche settimane che videro la conclusione del conflitto, l'arrivo in città dell'Armata Rossa, la morte di Hitler e degli altri gerarchi nazisti e infine la lenta, faticosa ripresa della vita. L'autrice di queste annotazioni ha voluto restare anonima: sin dagli anni Cinquanta, quando il libro vide per la prima volta la luce, accolto, soprattutto in Germania, con un senso di fastidio, anzi di esplicito rifiuto. Decise allora di vietarne ogni riedizione finché fosse rimasta in vita. Solo dopo la sua morte, avvenuta nel 2001, H. M. Enzensberger ebbe l'autorizzazione a riproporlo. "Una donna a Berlino" ci mostra il destino - purtroppo ricorrente in ogni conflitto, anche ai giorni nostri - di migliaia di donne, costrette a subire gli stupri da parte dei soldati. Ciononostante il testo è del tutto privo di autocommiserazione e non si presta ad alcuna forma di revanchismo: anche nei momenti in cui è piú esposta ai disagi, alla fame e alle violenze, l'autrice conserva la capacità di discernere e di valutare su chi ricada in ultima istanza la responsabilità della tragedia tedesca. Postfazione di Kurt W. Marek.
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