Per un sentiero chiaro
Con questo volume vengono finalmente scelte e raccolte le poesie che Fabrizia Ramondino ha composto nel lungo arco di tempo che va dal 1956 al 2002, senza pubblicarle, come un diario di bordo, come un'attività letteraria parallela, o forse invece come una traccia sotterranea per la sua scrittura in prosa. E con la sua prosa condividono la stessa materia: la natura e l'eros, ma anche la polvere e le case e i tram, condomini e alberghi di città straniere e angoli della sua Napoli su sfondi di cieli aperti o cupi come l'esistenza, con i suoi grumi di disagio. Cieli e aria accanto a una sensualità e a un impegno civile tutti terreni; e tanti incontri, distacchi e partenze per le strade del mondo, alla ricerca di sé e dell'altro. Le liriche evocative, rarefatte degli esordi si affiancano nella fase piú matura ad alcuni componimenti dalla misura piú ampia, dove la strofa singola si semplifica, tende ad una sempre maggiore concretezza e l'urgenza di una materia che continua a fremere immutata viene osservata con maggiore distacco. Eppure l'attesa è ancora viva e pulsante, con tutta l'incertezza degli anni giovanili, ma anche con il sostegno del ricordo. C'è tutta una vita, nei versi della Ramondino. Vissuta e trascritta con passione.
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