Sheol
Una ricca signora ebrea e tre naziskin scomparsi nel nulla da un giorno all'altro. Una villa fuori Roma che pare il centro di tutto: nel 1993 come nel 1943. Questo è 'il caso' di Ruben Massei, ispettore della Squadra Mobile del Commissariato Zona Centro di Roma. Un'indagine non autorizzata, la sua, dalla quale è stato di fatto estromesso. Eppure, "pazzo di sensazioni e senza uno straccio di prova", Ruben Massei continua a indagare, a trovare indizi, a seguire false piste: a inseguire fantasmi, soprattutto. Perché quel caso gli parla di lui. Delle sue radici, della sua storia privata, e delle intersezioni con l'altra Storia, quella di tutti. Ruben è ebreo, la sua famiglia è stata sterminata ad Auschwitz nel 1943, quando lui non aveva ancora un anno. Forse è per questo che si trasforma in un segugio sempre all'erta: per stanare il suo passato. E se tutto ciò provocherà una rivoluzione nel suo mondo ordinato, tanto meglio. Perché Ruben è un vecchio ispettore cocciuto, e crede che "le parole non dormano", che "le idee esigano una cura costante, a dispetto di tutto, a dispetto del pudore". Allora meglio, infinitamente meglio, una verità che non consola, ma che dà riposo. Soprattutto a qualcuno che viene da molto lontano: dallo 'sheol', da un altro mondo.
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