Il cielo di Marte
L'esordio di un giovane poeta che si colloca all'incrocio fra diverse scritture. Fra l'understatement prosastico della linea lombarda e l'impegno ad affrontare di petto le cose ultime, fra il minuto quotidiano in forma di epopea e l'altrove raccontato come cronaca personale, fra radicamento impossibile se non come nostalgia e lucido spaesamento, fra la storia e il fantastico, precisione e vertigine. Una voce che fa i conti con la tradizione italiana, ma è sempre attenta a cogliere ogni possibile traiettoria di un suo superamento.