Berlusconi. Ambizioni patrimoniali in una democrazia mediatica
Che democrazia è quella italiana? L'anomalia di Berlusconi è un fenomeno tutto nazionale o rispecchia un nuovo tipo di potere personale e mediatico? In questo brillante e agile saggio lo storico inglese Paul Ginsborg cerca di rispondere alle domande sollevate, negli ultimi anni, da molte parti dell'opinione pubblica italiana ed europea. Per Ginsborg, Silvio Berlusconi non è un caso isolato, ma fa parte di quel gruppo di figure emergenti dal terziario, in particolare dalla finanza e dal settore delle telecomunicazioni, che usano le loro risorse economiche e mediatiche per influenzare e, talvolta, conquistare la sfera pubblica democratica. A quest'impresa Berlusconi si è avvicinato munito di una cultura molto personale, fatta di elementi antichi e di metodi squisitamente moderni. Per spiegare la natura del potere del Cavaliere e le sue ambizioni, Ginsborg utilizza concetti quali patrimonialismo e carisma, sostenendo la necessità di non sottovalutare il suo progetto complessivo. Proprio perché nella lotta impari fra i bisogni di una democrazia partecipata e quelli indotti dallo strapotere del sistema mediatico sono questi ultimi a imporre le condizioni. Un quadro storico realistico, dove non mancano le accuse a un centrosinistra incapace di un'elaborazione teorica adeguata alla realtà sociale e politica del nostro presente, e le attestazioni della vitalità di una società civile che ha cercato di difendere la democrazia e allo stesso tempo di rinnovarla.
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