Ombre e lumi
Le ombre sono buchi presenti nella luce. Noi le vediamo di continuo; a volte, le osserviamo con attenzione, benché la parte che esse hanno nella nostra esperienza visiva del mondo rimanga misteriosa. In Ombre e lumi, un insigne storico dell'arte analizza le ombre e la conoscenza visiva da esse prodotta, passando in rassegna la scienza cognitiva contemporanea, le teorie della percezione visiva del XVIII secolo e la storia dell'arte. Dopo aver descritto le caratteristiche fisiche e le diverse varietà di ombre, Michael Baxandall ricostruisce il dibattito tra empirismo e innatismo sorto nel Settecento sul ruolo delle ombre nella percezione della forma. Successivamente, l'autore offre una panoramica dei moderni studi condotti nell'ambito delle teorie cognitive analizzando le divergenze tra i ricercatori in merito alla misura e ai mezzi con cui le ombre intervengono nella percezione della forma. Prosegue poi la sua indagine riferendo un episodio poco noto all'interno della teoria delle ombre: l'osservazione dei rapporti tra ombre, luce e spazio condotta verso la metà del XVIII secolo da un gruppo di scienziati e pittori francesi. Infine, Baxandall pone in correlazione gli universi dell'ombra, affrontando il particolare problema della resa pittorica delle ombre e studiando un'opera di Chardin, Il giovane disegnatore, in cui l'ombra si trasforma in mezzo e al tempo stesso in soggetto dell'opera pittorica. L'Appendice di Ombre e lumi è dedicata al sistema delle ombre di Leonardo da Vinci, che per cinquecento anni ha esercitato una forte benché non sempre esplicita influenza sulle teorie dell'ombra. Sommario: Prefazione. - I. Introduzione: discontinuità in un flusso. II. Ombre illuministiche. III. Ombra e informazione. tv. Ombre empiriste-rococò. v. I pittori prestano attenzione alle ombre. -Appendice. Tre note su Leonardo e l'ombra nel primo Rinascimento. -Bibliografia. - Indice analitico.
Momentaneamente non ordinabile