Morbose fantasie
"Quella donna [ ... ] sembra davvero la personificazione di un demone. Proprio il demone che da lungo tempo si è annidato nelle fantasie della mia mente. Se il sogno di cui sono sempre stato innamorato si è materializzato, non sarà forse per consolare la mia solitudine?[...] E l'omicidio di ieri notte non è forse avvenuto perchè io potessi vederlo?..." L'eccentrico Sonomura spia una notte la misteriosa Eiko, 'femme fatale' che soddisfa le proprie fantasie sessuali uccidendo gli uomini e fotografandone i volti senza vita. Da questa "visione" si dipana un magistrale racconto di 'suspence', che se da un lato dichiara i propri debiti nei confronti di un maestro del genere come Poe, dall'altro ci conduce nelle atmosfere e nelle tematiche che hanno reso celebre l'arte narrativa di Tanizaki: la minuziosa indagine psicologica degli impulsi erotici e la totale sottomissione dell'uomo all'irresistibilità del fascino femminile. In questo caso Sonomura, spinto dalla propria pulsione masochistica, deciderà di abbandonarsi completamente al fascino perverso di Eiko, fino al punto di desiderare di farsi uccidere da lei. Ma prima dell'inatteso finale il raffinato gioco di specchi attuato da Tanizaki riserverà ancora molte sorprese...