Il tuo volto domani. 1.Febbre e lancia
"Non bisognerebbe raccontare mai niente": è questo l'avvio. Ma subito contraddetto dall'accendersi e dal crescere di una costruzione narrativa libera e disinibita che mette in scena il protagonista dai molti nomi - Jaime o Jacobo o Jacques o Jack o Yago Deza - e il suo 'dono' (o la sua maledizione), vedere quel che le persone sono davvero, quel che faranno nel futuro. "Come posso non conoscere oggi il tuo volto domani, quello che già esiste o trama sotto la faccia che mostri?" (e quel "conoscere il tuo volto domani" è un calco da Shakespeare, come ama fare Marías). Nello spazio di un week-end, pressappoco, il protagonista - tornato in Inghilterra, dove aveva insegnato a Oxford qualche anno prima, per stare lontano dalla moglie da cui si sta separando - partecipa a un'animata festa in casa di Sir Peter Wheeler (vecchio professore in pensione, lo stesso che i lettori hanno già conosciuto in "Tutte le anime"). Il mattino dopo ha modo di scoprire dai suoi racconti verità inaspettate sul passato e di apprendere quanto spazio occupino nell'animo umano la crudeltà del tradimento e della delazione. E così il lettore si troverà a che fare con MI5 e MI6, i servizi segreti inglesi (di cui Sir Wheeler e lo stesso Deza sembrano aver fatto parte), ma anche con ricordi della Guerra Civile spagnola, vista attraverso gli occhi di testimoni 'esterni', come George Orwell, ma rivissuta pure nelle tremende esperienze di lotte intestine nella parte repubblicana, come la vicenda di Andrés Nin, leader del Poum, torturato e assassinato dai rappresentanti di Mosca; o nelle epurazioni seguite alla conclusione della Guerra, dove i vincitori si scatenarono in massacri, fisici e morali, contro i perdenti (tra cui il padre del protagonista, Julián) sulla base di accuse false, motivate da rancori e gelosie, o da pulsioni forse ancora piú torbide e profonde. Si vedrà che l'attività spionistica ha radici misteriose e imprevedibili: e qui è esemplare la rievocazione, tra le altre, della figura di Rosa Klebb, forse amante e forse assassina di Nin, la temutissima spia sovietica che nel film "Dalla Russia con amore", proprio quello di Ian Fleming e di 007, era interpretata dalla brechtiana Lotte Lenya. Si entrerà nel clima di sospetto, oscuro e onnipresente, della campagna di propaganda con cui le autorità inglesi durante la seconda Guerra mondiale cercarono di convincere la popolazione a tacere, perché l'orecchio del nemico nazista infiltrato era sempre pronto a cogliere involontari segreti. Si conosceranno le tecniche di indagine con cui gli agenti di un gruppo segreto senza nome scrutano personaggi d'ogni genere. E tra i membri del gruppetto di agenti, il protagonista incontra un'affascinante donna, la giovane Pérez Nuix: "Avrà venticinque anni, o forse due di piú o uno di meno, e quando i nostri sguardi s'incontrano, attraverso il tavolo o in qualunque altra circostanza, mi accorgo che cominciano a svanire Luisa e i miei figli". E cosí via, fino a un "Sono io", detto da una misteriosa visitatrice notturna... Sempre raccontando e raccontando nonostante l'indicazione iniziale, con tale ricchezza di eventi, situazioni e personaggi che la materia narrativa richiederà un 'continua', un secondo volume, non di conclusione - difficile mettere un punto finale a questo fluire che tutto sembra avvolgere e portare con sè - ma di arricchimento, di ampliamento, avanti e indietro nel tempo, nella memoria e nella coscienza di sè e dell'altro.