Quota Albania
Un anno di guerra e due campagne militari, in Francia e in Grecia, ricostruite grazie a due taccuini fortunosamente salvati. Del diarista Rigoni possiede le qualità innate: l'occhio attento, l'intimo sentire, la sorridente modestia per cui sempre dissimula se stesso nelle pieghe dei fatti e dei personaggi. Ed eccolo il diciannovenne caporale Rigoni, conoscitore infallibile di ogni sentiero e bosco e dirupo, sulle Alpi valdostane, nella breve campagna di giugno contro la Francia, a far conoscenza della prima fame e della tristezza di combattere senza un perché, occupando paesini arrampicati sulle costole di montagne straniere, eppure tanto simili a quelle di casa propria. Poi l'Italia dichiara guerra alla Grecia e tocca agli alpini prendere posizione su quelle desolate montagne albanesi, remote e irreali come crateri sulla Luna. E l'unico a sapersi orientare è Rigoni - 'Piè veloce' lo hanno soprannominato - che corre imperterrito per chilometri nel fango e nella neve, trovando un modo per sentirsi libero, per riavvicinarsi idealmente ai suoi monti e ritagliarsi l'illusione di una pace dove la vita nel bosco ha ancora il suo antico significato.
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