Figli del limo
Inventori improbabili, ostinati quadratori del cerchio, teorici di lingue universali, e creatori di incaute cosmogonie vengono minuziosamente antologizzati da Chambernac-Queneau: la loro teoria attraversa come un miracolo di coerenza il frenetico agitarsi della genia dei Lemon (figli dunque del limo, materia biblica per eccellenza). La vicenda, che si disarticola fra Parigi e alcune cittadine di villeggiatura tra la fine della prima guerra mondiale e la frenesia degli anni Trenta, mette a confronto, con la cattiveria dell'umorismo, il brulicare mediocre di una società di bottegai, feticisti, e fascistoidi, e l'umanità precaria ma autentica dei 'pazzi letterari'. Le astuzie delle convenzioni vengono storpiate in un delirio di verità che rende possibile l'incontro tra la cognizione scientifica e il paradosso surreale. Traduzione di Bruno Pedretti. Appendice biobibliografica a cura di Giacomo Magrini.
Momentaneamente non ordinabile