Il viaggio nel tempo e altre pazzie. Nove strane idee al vaglio della scienza
Questo libro ci mostra un metodo ragionevolmente affidabile per decidere con la nostra testa se una teoria scientifica è valida e degna di considerazione, o piuttosto un'assurdità della quale sorridere o, talvolta, allarmarsi. Perché ogni nuova idea scientifica prima o poi ci tocca da vicino. Qualcuno sostiene che una più ampia circolazione di armi abbasserebbe il tasso di criminalità. Ma sono davvero affidabili le statistiche su cui poggia questa ipotesi? Altri sono convinti che l'AIDS non sia causato dal virus HIV, che l'esposizione ai raggi solari sia benefica così come sarebbero benefiche basse dosi di radiazione nucleare. Secondo alcuni il sistema solare avrebbe due soli e c'è uno scienziato che - dati alla mano - è convinto che i combustibili detti 'fossili' abbiano in realtà un'origine inorganica. C'è infine chi giura che il viaggio nel tempo è possibile, che esistono particelle più veloci della luce e che il big bang in realtà non è mai avvenuto. Nel mondo della scienza ci sono idee e teorie che appaiono curiose, strane, bizzarre, controintuitive, impossibili, a volte persino francamente insensate. Queste idee poco ortodosse in molti casi vengono rapidamente abbandonate, perché non reggono agli assalti dei loro detrattori; altre volte però si sviluppano in sordina, fino a emergere e diventare le teorie vincenti. Molte delle teorie oggi affermate sono nate come idee folli. Ma forse la cosa più interessante è il dibattito che queste stranezze scientifiche suscitano: è proprio in questi casi che si vede davvero come procede la scienza, quali sono le sue leggi e quali gli strumenti di controllo. Robert Elirlich ha scritto un libro accattivante e profondo, esaminando nove di queste idee, tratte dal dibattito scientifico contemporaneo. Per ognuna prende in esame i pro e i contro, espone i dati noti e i termini della controversia e termina assegnando un suo personale punteggio di 'stranezza'. E così facendo ci dà gli strumenti per riflettere.
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