Elogio della rosa. Da Archiloco ai poeti d'oggi
La rosa è certo uno dei fiori più antichi dell'umanità: le prime tracce risalgono a 40 milioni di anni fa. I Greci la coltivarono con amore: l'isola di Rodi ne derivò perfino il suo nome. Sin dai poemi omerici, la rosa compare sugli scudi di Ettore e Achille; ma sono i lirici arcaici a farne il tema delle loro poesie: da Archiloco a Saffo essa diviene occasione lirica per Virgilio, Orazio, Tibullo, Ovidio e Marziale. Il celeberrimo "Roman de la Rose" ne inaugura addirittura una storia in versi. E con il volgere dei secoli non c'è grande poeta che manchi all'appuntamento: Dante e Ariosto, Ronsard e Shakespeare, Heine e Mallarmé, D'Annunzio e Rilke. Ripercorrendo il bimillenario cammino del più amato dei fiori nella poesia d'ogni tempo e paese, l'antologia curata da Carla Poma riporta i versi di tutti i grandi autori, e affida la chiusura del florilegio a liriche scritte appositamente per questa edizione da poeti italiani contemporanei quali Valentino Zeichen, Nico Orengo, Renzo Paris, Vivian Lamarque, Giuseppe Conte, Gianni D'Elia, Ermanno Krumm.
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