La lingua latina
Leonard R. Palmer si è proposto di offrire non solo agli studenti di materie classiche, ma anche a chi lavora in altri settori della linguistica e della letteratura, o al profano appena fornito delle nozioni essenziali, una descrizione chiara e aggiornata della lingua latina, dalla remota età del Bronzo fino alla dissoluzione dell'impero romano. Perciò le questioni piú acute nel "tumultuoso mondo della linguistica contemporanea", come l'ha definito altrove Palmer, sono esposte con la massima nitidezza, citazioni ed esempi sono offerti largamente e spesso tradotti, l'articolazione del panorama non risponde solo a un rigore di metodo, ma a un intento di chiarezza, e i minuti dettagli compongono una nitida visione d'insieme. Di particolare interesse la prima parte del volume, con un'affascinante storia del latino. Accanto alla lingua urbana e letteraria, trovano spazio gli idiomi rustici e specialistici; Cicerone e Virgilio sono integrati col volgare e coi dialetti; intorno agli elementi indigeni si collocano i prestiti dalle altre lingue, dal greco o dall'etrusco. Siamo, come si vede, ben lontani dalle concezioni, dalle strutture e dai metodi a cui s'ispiravano le grammatiche classicistiche, tipiche di un lungo periodo degli studi e della didattica del greco e del latino. Cosí, se la storia di una lingua è anche la storia del carattere di un popolo, la realizzazione dell'opera di Palmer raggiunge con finezza questo piú ampio risultato.