La curva del Latte
Da dove è partito il grido che ha lacerato la notte sopra la curva del rio Latte? Chi ha rubato la testa della Madonna, senza che nessuno se ne accorgesse? Lo "Sputnik" appena lanciato in orbita emette onde elettromagnetiche capaci di trasformare gli uomini in mostri pelosi? La geografia di questo libro è ben nota ai lettori di Orengo: quella terra di confine in cui il Ponente ligure si confronta con la Francia. E il tempo è un anno cruciale per le sorti dell'Italia, il 1957. L'anno in cui la supremazia del mondo sembrava essere sovietica ma le elezioni le vincevano i democristiani, mentre i distributori di benzina sostituivano i ristoranti, la modernità cominciava a mostrare i suoi lati oscuri e i miasmi chimici coprivano un passato di rose e garofani. Libero, Martí, Baciui, Luisò sono i vecchi compagni di una guerra idealmente vinta e pragmaticamente perduta, che devono convivere e combattere con le pulsioni moderniste e quelle extraconiugali del piccolo paese, coprire oscuri traffici in nome del Partito e lavorare per una Rivoluzione sempre piú improbabile. La bella Jolanda, la focosa e infedele Luciana, Dolora "acqua cheta», tutte nascondono un segreto inconfessabile; mentre la matura e procace maestra in pensione comunica con le giovani vittime della Repubblica di Salò sulle onde corte della sua radio, in vestaglia e reggicalze, e il nuovo insegnante sogna di scrivere una canzone per il Festival di Sanremo. Questo piccolo mondo vivido e pulsante attraversa con smagata levità una fra le pagine piú complesse della storia d'Italia degli ultimi cinquant'anni. Per scoprire cosa viene dopo il dopoguerra. Affrontando il cambiamento giorno dopo giorno, come succede nella vita.
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