La città distratta
Caserta come rivelazione del Sud, ma anche dell'Italia intera: è ciò che, in tono sommesso, sghembo, spesso velato di comicità, offre al lettore questo esemplare "reportage narrativo" che unisce racconto e riflessione per cogliere l'intero spettro di uno sviluppo febbrile, selvaggio e vitalissimo, di una mutazione profonda che è sotto gli occhi di tutti e perciò, a volte, del tutto invisibile. Una folla di senegalesi lungo il corso, e nessuno sembra accorgersene; la domenica delle polacche, sotto gli sguardi avidi dei casertani; piccoli criminali che aspettano, sulla strada di casa, di passare di grado. E un hinterland di case senza tetto, sempre da terminare, dove prolifera l'economia della mozzarella e del mobilificio, mentre terra e mare si corrompono, e forse muoiono.
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