Il Corano e il male
Da dove il male? AI pari di altre Scritture il Corano risponde a questa grande domanda, sia con estese parti narrative, come il racconto della genesi, sia con lapidarie sentenze. "Il Corano e il male" prende avvio dai molti versetti coranici dedicati al male, e mette in rilievo il rapporto che lega la malvagità e l'ingiustizia alla sofferenza: sventure e calamità sono una punizione divina, conseguenza delle azioni disubbidienti degli uominl di fronte al Signore. Ma pone l'accento anche su un dato più inquietante; il Libro dell'Islam, voce del più puro monoteismo, dichiara che tutto proviene dall'unico Dio, e dunque non esita ad affermare che proviene da Dio tutto il male anche quando tocca l'innocente, il pio e il giusto. Attraverso I'indagine sul male, emerge con forza la figura di un Dio che è Misericordia e Giustizia ma che, prima ancora, è Libertà; e spicca I'immagine correlativa di un uomo sempre afflitto dalla sua condizione creaturale, angustiato, provato e punito come e quando Dio vuole perchè così Dio vuole. Per cogliere il più possibile il senso del Corano è necessario procedere 'dall'interno', muovere di continuo dalla tradizione interpretativa musulmana, ricorrere direttamente alle opere dei più illustri esegeti coranici in un discorso da un lato più consapevole dell'argomento in esame e dall'altro più rispettoso della civiltà musulmana. II lettore viene guidato al cuore della religiosità di autori distanti nello spazio e nel tempo e può constatare I'ampiezza e la profondità di una cultura multiforme e per nulla statica qual è la cultura musulmana.
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