www.letteratura.global. Il romanzo dopo il postmoderno

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All'inizio degli anni Novanta in Italia si accendevano e spegnevano interminabili dibattiti sul postmoderno. Inutili, perché nel frattempo il romanzo postmoderno stava morendo e cominciava quel processo di svendita delle sue eredità che sarebbe durato per tutto il decennio: l'intertestualità, ad esempio, fu acquistata a poco prezzo dalla comunicazione pubblicitaria, il 'double coding' dalla satira televisiva. II vertiginoso incremento della comunicazione e una serie di trasformazioni culturali, editoriali e antropologiche avevano infatti prodotto una forma di romanzo all'altezza della nuova biosfera globalizzata, ove il lettore potesse costruirsi una dimora identitaria quando non c'è piú alcuna convergenza tra un Sé e un 'luogo'. Attraverso l'opera di cinque scrittori qualitativamente diversi ma selezionati per il loro grado di esemplarità, questo libro studia il romanzo della globalizzazione secondo categorie generali quali il rimodellarsi di intrecci in cui il 'tempo', autentico amuleto delle nuove narrazioni, sembra dichiarare una guerra totale contro lo spazio; il grado progressivamente maggiore di veicolarità del linguaggio; l'assurgere del realismo magico a stile della globalizzazione perché l'unico in grado di mostrarsi flessibile, 'delocalizzarsi' e rimescolare in un suggestivo impasto i singoli stili di pensiero nazionali; la confluenza intermediale delle 'holdings' editoriali; infine la nuova configurazione del personaggio, infedele e versatile, pronto a muoversi negli spazi senza pretendere di intrattenervi una relazione abitativa, identico a coloro che lo circondano, io taroccati, cancellabili e riutilizzabili come 'videotapes'.
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