Una morte dolcissima
La malattia e la morte della madre. Questo è ciò che registra la scrittrice, in un diario che copre un mese di realtà ospedaliera e che riesce a cogliere il valore esemplare di una vicenda profondamente autobiografica. Con l'avanzare del male, il mondo esterno perde sempre più consistenza, fino a scomparire. Rimane solo la camera d'ospedale in cui tre donne, la madre e le figlie, continuano a combattere da una trincea impossibile. In questo microcosmo che attende l'imminente catastrofe, vivono anche altri personaggi: i medici, preoccupati di sperimentare sulla paziente la loro scienza; le infermiere, impassibili nella sicurezza dei loro gesti professionali; e le ombre della vita già trascorsa, delle occasioni perdute, di una borghese vicenda matrimoniale vissuta dalla madre come una grande avventura... Da questa cronaca commossa nasce una forza di attaccamento alla vita che non è pura invenzione letteraria; nasce il piacere di ritrovare antichi gesti consolatori, una umana attenzione per gli altri, che fanno del romanzo una dolce speranza di vita.
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