Storia dello scetticismo greco
Fin dalla sua etimologia (in greco 'skepsis' significa ricerca, indagine), lo scetticismo si presenta come il presupposto stesso della filosofia. Il concetto rinvia infatti all'attività che di essa è costitutiva, la ricerca, una ricerca in questo caso diretta a mettere alla prova i fondamenti stessi della conoscenza, verificando la realtà e la verità delle nostre percezioni e la fondatezza dei giudizi che formuliamo di fronte ai modi diversi e contrastanti in cui le cose ci appaiono. Esito di questa indagine è un'ampia gamma di atteggiamenti, che spaziano dal semplice riconoscimento dei limiti della conoscenza umana e della difficoltà di accordarsi su cosa sia vero o bene, fino al sospetto nichilistico che tutto quanto appare reale non sia che illusione. Nella forma che ha assunto nel II secolo d. C. come risultato di un intenso dibattito tra scuole filosofiche e scientifiche diverse, lo scetticismo si rivela un potente e invincibile strumento critico e un atteggiamento pragmatico difficilmente attaccabile dal punto di vista della coerenza e della desiderabilità. Con questa sintesi, fondata su una documentazione ricca e aggiornata, Chiesara colma una lacuna nella letteratura sul tema, presentando con chiarezza i personaggi, i temi e le discussioni cui si deve il costituirsi dello scetticismo antico.
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