Sistemazione provvisoria del buio
"Le cose stanno solo solo un po' più in alto", dice Gnocchi in uno dei suoi versi; per coglierle occorre uno sguardo particolare, un po' strabico. Come quello che ci offre la straniata scrittura poetica di questa raccolta, che con le sue estrosità e i repentini cambiamenti di umore riflette la scoordinata e caotica realtà di cui siamo parte, e il senso di provvisorietà che ne deriva. Lo spaesamento del poeta fa pensare a un eterno adolescente impreparato di fronte alle interrogazioni della vita, tanto più profonde quanto irrisolvibili. L'unica risposta possibile diventa allora lo slittamento surreale del discorso, lo sberleffo beffardo.
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