Il libro del buio
Il 10 luglio 1971 un commando militare irrompe nella residenza estiva del re a Skhirate, in Marocco. Ma il colpo di stato fallisce. I soldati che hanno preso parte alla missione vengono rinchiusi in una prigione nera come un nido di talpe, sepolti nelle tenebre per diciott'anni. Parte così, da una delle pagine più tragiche della storia del Marocco, il nuovo romanzo di Tahar Ben Jelloun. Da un atto di denuncia, da una testimonianza politica e civile. Ma si abbandona, pagina dopo pagina, a una lenta deriva in cui la scrittura diviene specchio e scandaglio: fino a scoprire il germe della purezza assoluta. Dove la vita perde ogni appiglio, dove il corpo regredisce verso il più antico istinto di sopravvivenza, inizia un percorso interiore che intreccia l'ascesi mistica con la fantasia. La scrittura di Ben Jelloun tocca forse in queste pagine il suo punto più alto, dove tensione etica e affabulazione s'incontrano a svelare l'essenza segreta dell'animo umano.