Desideriamo informarla che domani verremo uccisi con le nostre famiglie. Storie dal Ruanda

Desideriamo informarla che domani verremo uccisi con le nostre famiglie. Storie dal Ruanda

Il titolo di questo libro prende spunto da una lettera angosciante che alcuni pastori protestanti di etnia tutsi, assediati in una chiesa, scrissero ai loro superiori hutu. Scegliendolo, Gourevitch ci dice come l'orrore possa diventare normalità e la logica stravolta del genocidio permeare anche le formule di cortesia. Di quanto è avvenuto in Ruanda nel 1994, dove in cento giorni, più di ottocentomila persone sono state torturate e uccise, il mondo sa ben poco. Da dove è nato l'odio degli hutu per i tutsi? Come si è arrivati alla volontà di sterminio? Quali sono le responsabilità dell'Occidente? Qual è stato l'atteggiamento dell'Onu nei confronti della pulizia etnica? E' mai stata fatta giustizia? Philip Gourevitch, unendo le testimonianze dei sopravvissuti all'indagine storica, tenta di rispondere a queste domande. La sua analisi, però, non si limita all'anatomia di un genocidio, ma offre anche una vivida ricostruzione delle cause, delle conseguenze e degli strascichi di quella tragedia. Fra migrazioni di massa, sussulti di vendetta e avvicendamenti politici, la scrittura drammatica di Gourevitch restituisce appieno l'esplosiva atmosfera centroafricana in un documento di rara intensità etica.
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