Spinoza

Spinoza

Basta una leggera influenza, o un bicchiere di troppo, ed ecco che la rigorosa lucidità di visione, il favoloso 'pensiero penetrante' che si è impadronito di Learco Ferrari va a farsi benedire e non c'è verso di farlo tornare, neanche concentrandosi bene. E ce ne sarebbe bisogno, perché stavolta Learco, scrittore ma anche, per pagare gli alimenti alla gatta Paolo, traduttore e magazziniere, sta per essere pubblicato davvero, dopo tanti rifiuti. Ma ecco che, sul punto di farcela, l'antico vizio si risveglia. Indolente e inconcludente, Learco si aggira in cerchio, tra voci che continuano a parlargli dentro la testa e quelle vere al telefono e sembra non riuscire in alcun modo a trovare la luce: Dov'è la luce, chiede a un anarchico triestino, La luce, gli risponde l'anarchico, non si vede. Allegro e disperato, precario e marginale, simile a un eroe epico di altri tempi, fedele al suo destino, Learco è sicuro che l'autenticità sta dalla sua parte: e noi, come un coro alle sue spalle, non possiamo che fare il tifo per lui.Un libro leggero e irresistibile, irriverente e comico, colorato di azzurro come una poesia russa del Novecento.
Prodotto fuori catalogo

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