L'universo, gli dèi, gli uomini. Il racconto del mito
I miti giungono dai Greci fino a noi come un universo di frammenti, personaggi, storie, illuminazioni. Raccontano il tepore e la profondità di Gaia (la Terra), l'urlo tremendo di Urano (il Cielo) che, castrato dal figlio Crono, genera in un unico istante Afrodite e con lei l'amore. Raccontano dei Giganti e degli dèi, di Pandora e dell'invenzione della donna, di Prometeo che ci portò il fuoco, e della bellezza di Elena che scatenò una guerra interminabile. I miti raccontano le astuzie immortali di Ulisse e i suoi amori con Circe e Calipso. Raccontano di Edipo che scioglie gli enigmi ma rimane prigioniero per sempre del proprio tragico destino. Ci dicono che Perseo diventò una costellazione perché, con questa splendente metamorfosi, Zeus volle onorare il coraggio di chi osò sfidare e vincere Medusa.I miti sono un racconto del mondo che rinasce con ogni uomo. Un racconto tramandato oralmente, di generazione in generazione, perduto ogni volta con la voce di chi lo narrava e rinato ogni volta con altre voci che lo ripetevano. Oggi ce ne rimangono tracce scritte, allusioni e un infinito numero di varianti. Lo sanno bene gli interpreti più autorevoli del mito, come Jean-Pierre Vernant, uno dei pochi a potersi permettere il rischio di annodare quei frammenti in un racconto ininterrotto, con il semplice gesto di vicinanza che, quello sì, si ripete identico da sempre, fra chi racconta una storia e chi - bambino o adulto - si ferma ad ascoltarla.