Studi di iconologia

Studi di iconologia

Questi "Studi di iconologia" comparvero nel 1939 negli Stati Uniti suscitando una vasta discussione disciplinare, che ne faceva fin dall'inizio un libro di estrema importanza, teorica e concreta, nel quadro della critica storica delle arti figurative. Si trattava, da un lato, di un testo capace di mettere a disposizione di un più largo pubblico i risultati di un lungo lavoro di ricerca e di studio degli aspetti programmatici, letterari ed eruditi dell'opera d'arte, in contrapposizione alle indagini di tipo formale degli storici dello stile; dall'altro quel libro significava una elaborazione organica dell'iconologia, come discussione sistematica di un modo di leggere il "pensiero" dell'arte una volta superato lo studio analitico e descrittivo.L'iconologia è lo studio dei significati che sono propri al soggetto prescelto nella raffigurazione artistica, propri alle immagini, e quindi lo studio del contenuto storico, sociale, religioso, filosofico, culturale di cui i soggetti, le immagini, sono diretta espressione, anche se talora indipendente dalla consapevolezza di chi quei soggetti ha utilizzato. Una problematica, come suggerisce anche una definizione così schematica, che avrà grande fortuna, e sarà anche al centro di discussioni in gran numero: fortuna crescente specie in Italia dove, come dice Previtali nell'introduzione a questa edizione degli "Studi", Panofsky "parve quale il liberatore della cultura storico-artistica italiana, da un lato dagli astratti distinti della storiografia di osservanza crociana, dall'altro dall'ermetismo decadente di tanta pseudostilistica".
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