Geografia e storia della letteratura italiana
Giunto all'undicesima edizione, questo libro è da annoverare fra le opere che più hanno influenzato gli studi letterari negli ultimi trent'anni. Dopo Geografia e storia le illusioni desanctisiane e post-desanctisiane di tracciare uno sviluppo unitario e finalistico della letteratura italiana sono definitivamente svanite: la fisionomia che Dionisotti dà alla nostra letteratura, in particolare nel Quattrocento e nel Cinquecento, è variegata e specifica alle molte realtà italiane dell'epoca fittamente intrecciate fra loro. I saggi di questa fortunata raccolta sono caratterizzati da, oltre che dall'ampiezza delle prospettive storiche, dal respiro di un metodo in cui si fondono con sorprendente naturalezza l'esigenza erudita (nel solco della migliore tradizione settecentesca), il rigore filologico, un'acuta sensibilità civile, una straordinaria abilità nel ridare senso e concretezza a schieramenti, tramiti, polemiche di secoli passati, il cui valore rischia altrimenti di perdersi in astratte categorie storiografiche.