Eyes wide open. Nel racconto dello sceneggiatore di Eyes wide shut l'ultima occasione per ascoltare «In diretta» la voce di Stanley Kubrick
"Stanley, conosci la favola della rana e dello scorpione?... Ti racconto la versione ambientata nel mondo dello spettacolo. Il regista, che non sa nuotare, chiede allo scrittore di aiutarlo ad attraversare il torrente. E lo scrittore dice: "Quando arriveremo dall'altra parte mi mollerai e ti attribuirai il merito". "So come succede con i registi, ma di me ti puoi fidare, ho solo bisogno di arrivare dall'altra parte..." In questo libro, il regista si chiama Stanley Kubrick; lo scrittore, Frederic Raphael; e il torrente da attraversare "Doppio sogno", il racconto di Arthur Schnitzler che da vent'anni Kubrick cerca di portare sullo schermo. Per la stesura della sceneggiatura di "Eyes Wide Shut" ci sono voluti due anni. Due intensi ed estenuanti anni in cui Raphael scrive, discute, segue indicazioni che cambiano all'improvviso. Soprattutto, conosce l'uomo Kubrick, al di là dei suoi film, nelle indecisioni e debolezze, negli sbalzi di umore, nella riluttanza a concedere spazio alla creatività altrui. Un uomo sfuggente ma animato dalla luce del genio, con cui Raphael si trova a condurre una difficile partita a scacchi; premio finale: il film che aspettavamo da dodici anni.