La nuova mappa del mondo. La filosofia poetica di Giambattista Vico
Con il pensiero di Vico la modernità giunge a un bivio. Il XVII secolo - attraverso figure come Bacone, Cartesio, Leibniz e Comenio - persegue nuove logiche e costruisce astratti sistemi alla ricerca di un sapere universale. Per scoprire l'originaria, dirompente forza dell'opera vichiana, questo libro propone un Vico appassionatamente proiettato sul grande palcoscenico dell'Europa barocca. E lascia riaffiorare un pensatore alle prese con il complicato, umbratile intreccio di questioni che avevano chiuso la modernità in un vicolo cieco: la congiunzione tra soggettività, nuove scienze, teologia e mostruosi labirinti della politica.Il Vico che Mazzotta ci propone in questo libro è l'eroe visionario di un viaggio per sentieri eccentrici, l'esploratore delle sedimentazioni più profonde della storia. Ma nella sua opera le oscure memorie del passato si capovolgono in una nuova prospettiva sul presente. La nuvoa architettura del mondo e del sapere, che Vico lucidamente inaugura, si fonda infatti sulla folgorante riscoperta della 'poiesis' come strada maestra del passato e del futuro.
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