Il romanzo di formazione
Wilhelm Meister, Evgenij Onegin, Julien Sorel, Eugène Rastignac, Jane Eyre, David Copperfield, Lucien de Rumbempré, Frédéric Moreau... Nel secolo d'oro della narrativa europea si presenta al centro della scena una nuova protagonista: la gioventù. E' la gioventù problematica e irrequieta che nasce dallo sfaldarsi delle società tradizionali. Ma è soprattutto la figura simbolica cui la cultura occidentale si affida per rappresentare la modernità: quell'inatteso susseguirsi di grandi speranze e illusioni perdute che l'Europa ottocentesca deve imparare a percepire e "leggere" come fosse un romanzo.Il romanzo di formazione, con il suo intreccio di teoria narrativa e storia della cultura, e il suo stile brusco e incalzante, è una delle ricerche che hanno contribuito a riaccendere in Italia l'interesse per la letteratura comparata. Completano la presente edizione (basata sul testo edito da Garzanti nel 1986) una nuova introduzione dell'autore, che fa il punto sul libro alla luce delle sue più recenti ricerche, e un ampio saggio dedicato alla crisi del romanzo di formazione europeo tra Otto e Novecento.