Zona di guerra
Agli occhi di Tom, il giovane narratore, il mondo si divide in "zone di guerra", come Londra, proliferante in un crescendo nucleare o cancerogeno, febbricitante di vitalità inesausta, e "zone morte", come la campagna del Devon, asfittica nella sua quiete sepolcrale, dove si è appena trasferito con la famiglia. Fra questi due poli si svolge la tragedia del protagonista, costretto a condividere il segreto della sorella poco più grande di lui, il rapporto incestuoso con il padre. Per Tom il coito è il mistero, o un surrogato del delitto, e per diventare finalmente "uguale a loro" dovrà far esperienza delle due cose sulla propria pelle cieca."Cos'è che vuoi?" gli chiede un'ultima volta la sorella, che lo sa per tutti e due. E il lettore, come il ragazzo, lo saprà solo alla fine, con l'ultima parola del romanzo, che è la scoperta, o meglio l'accettazione, di una verità inspiegabile, tremenda: ed è un ritorno alle radici del narrare, ai primi inconfesabili miti. Dalla vicenda ora Tim Roth, attore-icona di Quentin Tarantino, figura di spicco della nuova leva cinematografica inglese, ha tratto un film. "Un libro incisivo, sconvolgente, scritto in modo superbo (acuto, sensuale, amaro), che presenta dal punto di vista di un adolescente dell'Inghilterra tatcheriana il tema dell'incesto non come mezzo di titillamento sessuale, bensì come simbolo di decadimento sociale". Anthony Burgess
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