I fioretti
Verso la fine del Trecento un anonimo frate minore toscano traduce e adatta un testo latino anteriore di circa un secolo, gli "Atti del beato Francesco e dei suoi compagni". Quello che doveva essere un canovaccio per i futuri predicatori o un libro di pia letteratura per le anime semplici, diventa un racconto incantato, animato da un concreto gusto narrativo, attento agli aspetti minimi e persino comici della vita quotidiana. Il senso profondo dell'esperienza francescana in un capolavoro di spiritualità che è anche un novellino d'incantevole freschezza.
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