Nel laboratorio di Omero
Tradizionalmente la figura di Omero appare avvolta nel mistero. Questo libro si propone di contribuire a diradarlo per molti aspetti. Certo, nulla sappiamo circa la persona del poeta dell'Iliade. Ma l'pera la possediamo, e integralmente; e attraverso un lavoro paziente e simpatetico di analisi e di interpretazione siamo in grado di capirla, e possiamo coglierne, fin nei più intimi recessi, i procedimenti di composizione e di invenzione. L'obiettivo di questo libro è quello di restituire l'Iliade alla dimensione della piena e consapevole letterarietà e di mettere il lettore moderno, anche quello che non conosca la lingua greca antica, nelle condizioni di fruirne.Molti pregiudizi si frappongono a una corretta intellezione dell'Iliade: che al di là del diaframma delle cose raccontate sarebbe impresa vana ricercare la personalità poetica dell'autore; che il linguaggio usato avrebbe caratteri di assoluta tradizionalità; che il momento dell'invenzione sarebbe inessenziale a fronte di un percorso di ricezione/trasmissione.Tutto questo non è vero. Il poeta dell'Iliade innova costantemente la lingua poetica con procedimenti di consapevole invenzione di cui è possibile cogliere l'intima ragione; in quanto narratore, crea tutta una rete di sofisticate interrelazioni coi suoi personaggi; è in grado di dilatare e di comprimere l'esposizione delle vicende a seconda delle sue esigenze narrative, e organizza il racconto sulla linea di un suo disegno strategico, con chiare implicazioni ideologiche.Rispetto a tutto un complesso di valori costituiti che contrassegnano la sua epoca Omero non si pone in termini di opposizione; e tuttavia il suo fare poesia è qualcosa che si pone a sé di fronte a questi valori, con uno scarto ricco di tensioni che rende il suo linguaggio ancora attuale.