Lo specchio delle falene
Una donna umiliata, una città e cinque uomini sono i protagonisti di una leggenda raccontata da molteplici voci, che si dissolve in mille storie sullo sfondo di un mondo arabo percorso dai fremiti della modernità e dell'integralismo: La donna è Zina, veemente, appassionata, dagli occhi di fuoco e di cenere, concepita durante una notte segnata dalla maledizione, strega e fata, "una creatura - scrive Ben Jelloun - che non sarebbe mai dovuta esistere, un essere che ha intrattenuto strette relazioni con la fonte primaria del male, parte maledetta della nostra vita, parte oscura della nostra anima". La città è Tangeri, specchio molteplice dell'altra faccia del Mediterraneo, capace di affabulare e di raccontarsi. I cinque uomini sono maschere di una colpa oscura e vittime, poi, di una vendetta inesorabile e sottile che renderà la loro esistenza carica di angosce e tormenti. Una storia magica, simbolica e misteriosa, segnata da dense ombre e da luci abbaglianti, che cattura il lettore rendendolo complice, spettatore, voyeur, viandante perduto nei mille rivoli dell'immaginazione.
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