Grandi speranze
La misteriosa fortuna che la sorte assegna all'orfano Pip, il suo altezzoso rifiuto dei vecchi amici, le sventure e le sofferenze che segnano il suo percorso esistenziale verso una consapevole maturità costituiscono la base di un racconto ove il senso di colpa e la violenza si fondono con spunti grotteschi nei quali la commedia assume connotazioni caustiche e crudeli. Dal momento in cui, nelle spettrali paludi del Kent, Pip si imbatte in Magwitch, un forzato evaso, fino all'ultimo incontro con la bella e cinica Estella che suscita in lui sterili emozioni e turbamenti, il lettore si trova coinvolto in una vicenda tanto drammatica quanto affascinante. Studio meditato dello sviluppo di una personalità, è questa l'opera di Dickens in cui più si avverte un notevole approfondimento psicologico che, unito alla raffinata maestria verbale dell'autore, consente di godere fino all'ultima pagina una storia ricca di eventi e di suspense. Composto nel 1861, romanzo della maturità di Dickens, "Grandi Speranze" rivela la stessa freschezza e spontaneità del suo capolavoro, "David Copperfield", scritto dieci anni prima.
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