L'eterno presente. Conversazioni con Antonio Ria
Il presente, la vecchiaia, il dolore, Dio, la morte, ma anche l'infanzia, l'amicizia, l'amore, la malattia. Nel colloquio con Antonio Ria, Lalla Romano è sollecitata a spingere uno "sguardo lungo" verso il passato e a fare i conti con le molteplici espressioni della sua arte: la poesia, la pittura, la narrativa. Sono affrontati senza reticenze i grandi temi della riflessione della scrittrice. E si scoprono collegamenti inediti, come nel capitolo dedicato ai tanti amici di una vita: Pavese, Vittorini, Primo Levi, Soldati, Natalia Ginzburg, Bacchelli, Sereni, Montale, Elsa Morante; e ancora, Momigliano, Dionisotti, Giulio Einaudi, Bollati, fino ai più recenti, come Grazia Cherchi. "Un intreccio fra scrittura e vita - scrive Ria nella postfazione -, fra memoria e fantasia in un "tentativo di autoritratto" ad opera di chi, nella propria scrittura, ha sempre guardato se stessa e gli altri senza compromessi, traducendo in "parole che restano" la vita che tende a sfuggire".
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